PLASTICA

Passato, presente
e possibile futuro

La PLASTICA è stato un materiale che ha seguito se non guidato lo sviluppo degli oggetti e delle tecnologie con cui si è contornato nell’ultimo secolo.
Dichiarata come ingegneristicamente perfetta, perché totalmente riciclabile, si è poi dimostata molto fragile e dannosa se abbandonata nell’ambiente, ovvero quando finita tra le mani dell’essere umano.
Oggi dobbiamo far fronte ad un’emergenza causata dalla sua dispersione ed accumulo nell’ambiente: aria, suolo, fiumi, laghi e oceani.

9 MILIARDI

di tonnellate di plastica prodotte dalla sua ideazione.

E’ una quantità impressionante: se fosse trasformata in pellicola da film ci potremmo avvolgere il pianeta intero.

– 1862, il chimico inglese Alexander Parkes, crea e brevetta il primo materiale plastico semisintetico: la Parkesina.

– Anni ’30, il passaggio definitivo verso quella che viene       definita l’Era della Plastica, con la creazione di una vera e propria industria moderna.

– Anni ’60, definitivo affermarsi della plastica come                  insostituibile strumento della vita quotidiana

Che fine hanno fatto oggi?

400 MILIONI

di tonnellate di plastica prodotte all’anno

4/12 milioni finiscono in mare:

ogni anno ne sversiamo una cifra variabile dalle 4 alle 12 milioni di tonnellate in mare, e ci ritorna attraverso la pesca sotto forma di cibo potenzialmente dannoso per la nostra salute:

è il caso ad esempio del tonno, del pesce spada ed anche dei grandi cetacei come le balene nella cui carne i livelli di mercurio, piombo e PCB sono molto elevati.

Come viene impiegata oggi?

7% Viene utilizzato nell’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA

1/5 viene 
RICICLATA

1/3 Viene destinata per gli imballaggi
“USA E GETTA”

Le soluzioni possibili
PER IL FUTURO

Vi è una mancanza di alternative offerte per sostituirla negli usi quotidiani, tranne per alcune eccezioni.

Ridurre l’uso di imballaggi

Dovremmo passare a soluzioni di
“ZERO PACKAGING FOOD” come sta accadendo in India ad esempio, favorendo il consumo quotidiano di prodotti a filiera corta.

Preferire i prodotti naturali

Dovremmo prediligere tessuti fatti di fibre naturali e ripensare anche il modo di usarli e farli durare.

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